
Amazon cambia la procedura di applicazione e acquisizione dell’IVA in EU
22 ott 2024
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Amazon ha recentemente annunciato un'importante modifica alle sue procedure per l'applicazione e l'acquisizione dell'IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) nei paesi dell'Unione Europea. Questo cambiamento avrà un impatto significativo su venditori e acquirenti che utilizzano la piattaforma, mirando a semplificare il processo di gestione fiscale e a garantire una maggiore trasparenza. Nei paragrafi successivi vedremo insieme quali sono le novità che questo cambiamento porterà per i venditori, nonché per i consumatori, esaminando aspetti positivi e negativi e ponendo l’attenzione su interessanti considerazioni che ne derivano.
1. Le nuove procedure
2. Principali Cambiamenti
3. Conseguenze positive sui venditori
4. Conseguenze negative sui venditori
5. Conclusioni
1. Le Nuove Procedure di Amazon per l'iva
A partire dal 1° Agosto 2024, Amazon ha comunicato che implementerà un nuovo sistema di calcolo e applicazione dell'IVA su tutte le vendite effettuate tramite la sua piattaforma nei paesi dell'UE. In buona sostanza 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞 𝐞𝐦𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐝𝐚 𝐀𝐦𝐚𝐳𝐨𝐧 in relazione ai servizi forniti (fee di vendita e commissioni pubblicitarie e logistica principalmente) 𝐬𝐚𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐧𝐬𝐢𝐯𝐞 𝐝𝐢 𝐈𝐕𝐀 locale del paese in cui ha sede l’azienda.
Non sarebbe però la prima volta che Amazon rimandasse l’efficacia di modifiche importanti, come lo è questa. Ed infatti le prime fatture aggiornate con questo sistema sono arrivate i primi di ottobre con circa 2 mesi di ritardo rispetto a quanto comunicato.
Il motivo per il quale c’è stata questa novità non è stato indicato. Non c’è una nota ufficiale di Amazon sul tema ma è altamente probabile che la modica sia in risposta ai recenti provvedimenti UE per la lotta all’evasione fiscale (iniziata già con la possibilità dei marketplace di pagare l’iva estera dei seller prelevando i fondi dai loro saldi).
In questo modo si elimina alla fonte la possibilità di evadere il versamento dell’imposta.
Questo sistema sarà applicato a tutte le aziende che hanno sede in EU e nel Regno Unito quindi, se la tua azienda ha sede Extra UE, continuerai a ricevere le fatture da Amazon Sàrl, con sede in Lussemburgo, e quindi resteranno sprovviste d’IVA. In sostanza non ci sarà alcun cambiamento nelle modalità in cui l’IVA verrà applicata alle tariffe e commissioni corrisposte ad Amazon.
Se la tua attività è registrata in un paese in cui è presente una filiale AEU (Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Polonia, Belgio o Svezia), le fatture verranno emesse dalla filiale di quel paese a partire dal 1° agosto 2024. Di conseguenza, le tariffe e commissioni di Amazon saranno soggette al regime fiscale di quel paese, ove richiesto per legge.
Il consiglio è di discutere di questa novità con il tuo consulente fiscale, per poterti adattare alla nuova procedura e, soprattutto, adeguare la tua contabilità per il recupero dell’iva versata.
2. Principali cambiamenti
Di seguito andiamo a sintetizzare e mettere a fuoco i principali cambiamenti che questa delicata modifica comporterà:
Marketplace Facilitator: Amazon agirà come "Marketplace Facilitator" per tutte le vendite transfrontaliere, gestendo l'IVA sulle vendite al dettaglio ai consumatori finali. Questo approccio mira a semplificare il processo per i venditori e a migliorare la conformità fiscale.
Applicazione del One-Stop-Shop (OSS): Le modifiche riflettono anche l'introduzione del sistema One-Stop-Shop, che permette ai venditori di dichiarare e pagare l'IVA per tutte le vendite transfrontaliere all'interno dell'UE tramite un'unica interfaccia elettronica. Questo sistema riduce significativamente la burocrazia e semplifica le operazioni per i venditori.
Raccolta dell'IVA da parte di Amazon: Amazon sarà responsabile della raccolta e del versamento dell'IVA per conto dei venditori che operano al di fuori dell'UE ma che vendono a clienti all'interno dell'Unione. Questo significa che i venditori extra-UE non dovranno più registrarsi separatamente per l'IVA in ogni paese dell'UE in cui effettuano vendite.
Questa è una novità fondamentale che impedirà a chiunque abbia eluso il versamento dell’IVA in Europa di perpetrare questo comportamento illecito e diseguale rispetto a tutti gli altri seller. Non dimentichiamo infatti il forte vantaggio competitivo nel poter offrire prezzi anche un 20% più bassi non dovendo preoccuparsi dell’imposta.
Per quanto concerne le modifiche concrete sui documenti fiscali emessi da Amazon, tutti quelli successivi alla modifica conterranno l’intestazione Amazon EU Sàrl al posto di Amazon Services Europe Sàrl e quindi muteranno:
Ragione sociale di Amazon
Indirizzo Amazon
Numero di partita IVA Amazon
Aliquota IVA locale (ove applicabile)
Ne consegue che le fatture dei costi di Amazon arriveranno tramite SDI (Sistema di Interscambio), nel cassetto fiscale di ogni azienda italiana.
Da notare bene, il passaggio da ASE a AEU non influirà sulla possibilità di accedere al tuo account, sulle tue offerte, sui prezzi dei tuoi prodotti, sulle tue recensioni cliente, sui servizi di vendita o sui costi dei servizi, tutto rimarrà invariato.

3. Conseguenze positive sui venditori
Per i venditori, questi cambiamenti rappresentano una semplificazione significativa delle loro responsabilità fiscali, ma richiedono anche un adeguamento dei sistemi di contabilità e della gestione ella cassa che meritano di essere approfonditi puntualmente
Partiamo dagli aspetti che ritengo positivi:
a. Semplificazione contabile
Questa modifica semplifica notevolmente gli adempimenti fiscali del seller che non dovrà più scaricare le fatture, applicarci l’iva, inviarle al proprio consulente e/o registrarle.
Ora le fatture transiteranno per il sistema di interscambio per cui non è più necessario eseguire tutti questi adempimenti e di certo questo si traduce in un vantaggio notevole per ogni seller.
Allo stesso tempo beneficeranno di questo anche i venditori che operano in regime forfettario.
La nuova procedura renderà la gestione delle fatture più semplice eliminando la necessità di emettere autofatture elettroniche mensili e migliorando la gestione dei costi dovuti al fatto dell’impossibilità di compensare l’IVA sulle commissioni (che comunque avrebbero dovuto versare entro il mese successivo)
b. Chiarezza contabile:
Chiunque avesse difficoltà o dubbi sul calcolo dell’IVA sul prezzo al pubblico, sulle commissioni di Amazon o su altri importi addebitati ora non avrà più di che preoccuparsi. Se all’importo dovrà essere applicata l’imposta, lo farà direttamente Amazon togliendo ogni dubbio al riguardo.
Questo contribuirà nel consentire ai venditori di ottenere immediata percezione se la loro attività sta subendo una perdita oppure di calcolare, senza dubbi, i propri margini operativi.
c. Equilibrio sul mercato
Un’altra interessante riflessione, forse la più rilevante e impattante conseguenza di questa nuova impostazione è che Amazon, facendosi carico della raccolta e del versamento dell'IVA, contribuirà ad eliminare una piaga del portale: il mancato versamento dell’IVA da parte di aziende extraUE che operano in Italia.
Ora infatti sarà più difficile per i venditori disonesti trarre vantaggio dall'IVA non versata, che si tramutava puntualmente in una riduzione del prezzo di vendita che diveniva impossibile da pareggiare per tutti gli altri venditori, soprattutto per quelli italiani.
Questo dovrebbe livellare il campo di gioco e ridurre il numero di "furbetti" che hanno finora sfruttato questa falla nel controllo.
La nuova procedura dovrebbe portare infatti a un mercato più equo e competitivo. I venditori che evadono l'IVA, dovranno adeguare i loro prezzi al rialzo, riducendo così la concorrenza sleale. Questo può avvantaggiare i venditori che operano in modo legittimo, migliorando la sostenibilità del mercato a lungo termine.

4. Conseguenze negative sui venditori
Passiamo ora alle note dolenti, aspetti negativi che vanno tenuti in considerazione per poter cercare di arginarli:
Flusso di Cassa:
Con Amazon che addebita l'IVA con le fatture emesse mensilmente, i versamenti ricevuti ogni 15 giorni dai seller si riducono di questo importo. Questo è un aspetto negativo di non poco conto se pensiamo al fatto che effettivamente, con il meccanismo iva a debito e iva a credito, i commercianti non versano mai l’IVA (se non i forfettari), ma la compensano.
Ora invece i seller subiranno la trattenuta mensilmente e si troveranno ingenti valori di iva a credito recuperabile trimestralmente o annualmente (sempre che si abbia IVA a debito).
Questo richiederà una maggiore attenzione e pianificazione finanziaria per evitare problemi di liquidità, soprattutto per i venditori con volumi di vendita elevati o per i Retailer che devono riacquistare i restock dei prodotti.
Crediti IVA ingenti e modalità di recupero
Un altro aspetto spinoso è legato alle vendite estere. La difficoltà nel recuperare l'IVA italiana potrebbero bloccare il flusso di cassa, in quanto i venditori dovranno richiedere il rimborso allo Stato italiano, un processo che può richiedere tempo e causare problemi di liquidità.
Infatti se le fatture sono emesse con IVA italiana, ma le vendite sono effettuate in altri paesi, i venditori dovranno gestire il recupero dell'IVA tramite il sistema OSS (One-Stop Shop). Questo processo potrebbe risultare complicato e comportare ulteriori uscite di cassa immediate, influenzando negativamente il cash flow.
Va detto anche che per i venditori con più posizioni IVA, ad esempio in Francia, esiste il rischio che le trattenute di Amazon non siano compensabili agevolmente, trasformandosi così in un vero e proprio costo.
Questo potrebbe rappresentare un onere finanziario aggiuntivo e complicare ulteriormente la gestione fiscale.
Alcuni venditori infatti sono già molto preoccupati per la detraibilità dell'IVA su fatture emesse in altri paesi. La questione di come recuperare tali imposte è, ad oggi, ancora poco chiara.
5. Conclusioni
La revisione delle procedure di applicazione e acquisizione dell'IVA di Amazon rappresenta un passo importante verso la semplificazione fiscale e la conformità normativa nell'era del commercio elettronico globale.
Questi cambiamenti sono progettati per combattere l’evasione fiscale e rendere più equo il mercato soprattutto in riferimento ad aziende estere operanti in Europa.
Mentre l'implementazione di queste nuove procedure potrebbe comportare un periodo di adattamento, i benefici a lungo termine per il mercato UE, sono promettenti e alla fine, se dovesse arrivare il risultato di escludere il vantaggio competitivo delle aziende sleali che evadono l’IVA, sono certo che sarà ben accolta da tutti i Seller conformi